Il piano di lavoro delle cucine a Roma è un dettaglio molto importante da scegliere con grande attenzione perché le caratterizza molto ma è anche una parte molto utilizzata che quini deve rispondere a certe caratteristiche. Vediamo quali sono i materiali più utilizzati e tuti i relativi pregi e difetti.
Il classico e costoso marmo
Il materiale più utilizzato nella cucine a Roma per realizzare il top è il marmo. È la scelta ideale per uno stile di arredo classico che si rifà a un gusto tradizionale. È un prodotto che resiste a lungo nel tempo e non teme il calore né tanto meno i graffi. È anche igienico e facile da pulire donando un ottimo impatto visivo. È disponibile in varie colorazioni da quelle chiare con venature rossicce fino a quelle sui toni del grigio con venature nere. Resta però il problema del costo: sarà anche il meglio del mercato ma ha un costo alto.
Il rivestimento in laminato
Per risolvere il problema del piano di lavoro, si usa il laminato che riproduce l’effetto marmo e pietra naturale senza costare così tanto. È una soluzione low cost che aiuta antere sotto controllo i costi degli arredi ma ha anche dei punti a sfavore. Infatti, il laminato è una superficie realizzata con prodotti plastici che quindi si rovinano con il calore. È poco resistente ai graffi e quindi può rovinarsi anche dopo pochi anni.
La più moderna okite
Quando si parla di top in okite in realtà non si fa proprio riferimento a un materiale ma piuttosto a un brand. Nonostante ciò, con lo stesso nome si indica il materiale che è composta da una particolare amalgama di ceramiche e polveri cotte ad alta temperatura per garantire una resistenza maggiore. Il top delle cucine a Roma in okite è un prodotto che resiste al calore, ai graffi e anche all’usura. Infine, il prezzo del piano cottura in okite ha un costo contenuto, più del laminato ma sicuramente meno del prezioso marmo.