Sono ormai diventate un must, simbolo della lotta al consumo (eccessivo) di plastica e di uno stile di vita più sostenibile. Se si fa presto però a dire bottiglie riutilizzabili, non tutte le borracce che si trovano in commercio sono davvero di qualità e rispettose tanto dell’ambiente quanto della salute di chi le utilizza. Quella che segue, così, è una guida essenziale alla scelta della bottiglia ecologica migliore in riferimento alle proprie esigenze e alle proprie abitudini.
Materiali, peso, capienza: cosa c’è da sapere sulle bottiglie riutilizzabili ecologiche
Il primo fattore da considerare è il materiale con cui sono realizzate le bottiglie riutilizzabili. Le alternative sono essenzialmente tre: vetro, plastica resistente e alluminio. Le prime, nonostante abbiano in genere un design piuttosto gradevole e rappresentino forse la scelta più eco-friendly, possono risultare pensanti e, quindi, scomode da utilizzare fuori casa, caratteristica che non le rende certo la prima scelta di chi sia alla ricerca di una buona alternativa alle bottigliette di plastica monouso. Decisamente più utilizzate sono le eco-bottigliette in plastica dura e in alluminio, tanto che non c’è negozio o banco di casalinghi e accessori dove si comprano le bottiglie riutilizzabili che non le abbia a disposizione. Le bottiglie in plastica dura hanno di diverso, rispetto a quelle in più comune PET, la maggiore resistenza che le rende, di fatto, adatte a più riutilizzi successivi; in più non rilasciano antimonio nei liquidi che contengono neanche se esposte al sole, durante l’attività sportiva per esempio, e se di nuova generazione sono prive di BPA. Le borracce in alluminio, infine, oltre alla resistenza che le rende di fatto l’alternativa migliore nel lungo periodo, possono essere sfruttate in qualche caso come bottiglie termiche, ossia per mantenere a temperatura una bevanda calda o fredda: per farlo, però, si deve trattare di bottiglie riutilizzabili coibentate.
Soprattutto in quest’ultimo caso bisognerebbe fare attenzione al peso delle eco-bottiglie: il doppio strato di cui sono fatte le bottiglie termiche riutilizzabili, infatti, se ha da un lato vantaggi come mantenere caldo o freddo il liquido contenuto e impedire che la bottiglia si riscaldi esternamente diventando fastidiosa al tatto, dall’altro lato fa aumentare la tar” della borraccia e la rende scomoda da utilizzare fuori casa e in particolar modo quando si è in movimento. Più in generale, la facilità di trasporto è un fattore a cui prestare attenzione soprattutto se si intende sfruttare bottiglie e borracce riutilizzabili per l’attività fisica per esempio o quando si è in viaggio: piuttosto comodi potrebbero risultare, a questo proposito, impugnature ergonomiche o accessori come lacci e moschettoni che permettono di attaccarle a zaini o manubri delle bici per esempio.
La capienza della bottiglia riutilizzabile può risultare un altro fattore discriminante (i formati più comuni in commercio sono quelli da 250ml, 500ml, 700ml), così come lo è certamente il design e l’aspetto estetico se, come si accennava, le eco-borracce sono diventate dei veri e propri accessori da sfoggiare. Un accenno almeno va fatto, infine, alla facilità con cui si riesce a lavare le bottiglie riutilizzabili: molte vengono vendute insieme ad appositi scovolini, altre possono essere messe in lavastoviglie e, in ogni caso, è importante assicurarsene la giusta igiene per evitare che puzzino o sviluppino batteri.