La storia della Sterlina inizia nel Febbraio del 1816, a quel periodo infatti viene fatto risalire il periodo del Great ReCoinage, ossia il grande periodo della Riconiazione. Fu Re Giorno III che decise di andare a reimpostare quasi completamente tutte le emissioni di moneta del Regno Unito.
La nuova moneta coniata, moneta che affonda le sue radici nel Medioevo, nell’antica moneta Sovrana voluta da Enrico VII, è la sterlina. Prima del 1816 il sistema monetario inglese e del Regno Unito era basato sullo scellino d’argento, ogni scellino era composto da 12 penny. Le monete d’oro esistenti erano multipli dello scellino, proprio legato al valore dell’oro, la moneta e il suo valore fluttuava negli anni, si passò dai 20 ai 30 scellini tra il 1663 e il 1717, anno in cui si definì in 21 scellini il valore di una delle monete d’oro più famose dell’epoca, la Ghinea. Con la sterlina in tutto il Regno Unito si andò quindi a stabilire un nuovo sistema economico, venne introdotto il Gold Sovereign, il sovrano d’oro, 7.98 grammi dal valore di 20 scellini. Di pregevole fattura e oggi con un importante valore numismatico, le prime emissioni di sterline del 1817 riportavano il disegno di San Giorgio e l’uccisione del Drago, disegno dell’italiano Benedetto Pistrucci, importante medaglista italiano che realizzò diverse incisioni per la zecca Britannica, la Royal Mint,
I divisori base della sterlina, il penny e lo scellino, furono indicati nei prezzi sino al 1971, anno in cui si è adottato il passaggio al sistema decimale in vigore tutt’oggi.
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