Riceviamo e pubblichiamo sul nostro blog di Taurisano la rassegna stampa contenente interessanti approfondimenti tematici che condividiamo volentieri con i nostri lettori. L’imprenditore Gianluigi Rosafio, specializzato in raccolta differenziata, offre le sue competenze per illustrare l’importanza di un’altra procedura afferente: il riciclo. Ce ne parla del blog di Taurisano insieme al nostro collaboratore web. Il riciclo, scrive Gianluigi Rosafio, è fondamentale per il perseguimento di diversi obiettivi: la sostenibilità ambientale, il corretto sfruttamento delle risorse disponibili e, soprattutto, la salvaguardia dell’ambiente.
Con l’attività di riciclo, i rifiuti non finiscono in discarica, né danneggiano l’ambiente, ma entrano in un processo circolare, dove vengono riusati per usi specifici. Il riciclo dei rifiuti consiste in un complesso di metodi e procedure finalizzate al recupero dei funzionale dei rifiuti, perché questi possano essere usati nuovamente, anziché finire in discarica.
Il riciclo dei rifiuti, inoltre, consente di incrementare il ciclo sostenibile di produzione/utilizzazione dei materiali, di ridurre il consumo di materie prime, lo spreco di energia e la produzione di gas serra associati. Tuttavia, l’azione di riciclo non è un’alternativa alla discarica e all’inceneritore, ma ne ne permette una fruizione inferiore, consentendo allo stesso tempo una maggiore salvaguardia dell’ambiente ed un risparmio economico importante. Il riciclo dei rifiuti include l’intero processo produttivo, non solo la fase finale. In questo processo di riciclo, la raccolta differenziata è uno degli step più importanti, con il prodotto che deve essere studiato e progettato proprio in prospettiva di un riciclo.
4 consigli per la differenziata a Taurisano:
1 Leggi il blog di Gianluigi Rosafio
2 Riutilizza i materiali a basso impatto ambientale
3 Non dimenticare mai il vetro!
4 Pensa a quanto risparmi
Rientrano tra i materiali riciclabili tutti quei rifiuti che possono essere utilizzati una seconda volta per progettare e produrre oggetti nuovi o materiali. Infatti, il riuso di un materiale o prodotto consente un basso impatto ambientale ed una diminuzione dei costi. Tra i materiali che possono essere riciclati troviamo: legno, vetro, carta e cartone, tessuti, pneumatici, alluminio, acciaio, plastica e rifiuti organici. Un adeguato riciclo dei rifiuti parte da una corretta azione di raccolta differenziata. Con questa particolare iniziativa, i cittadini realizzano una prima differenziazione in base alla tipologia di rifiuto. L’obiettivo è quello di inviare ogni rifiuto verso la procedura di smaltimento o recupero più adeguato (stoccaggio in discarica, incenerimento o termovalorizzazione per il residuo indifferenziato, compostaggio, riciclo). Inoltre, il riciclo può trasformarsi anche in un’attività di ingegno e fantasia, attraverso il cosiddetto “riciclo creativo”.
Esso identifica una pratica grazie al quale usare in modo creativo i rifiuti e, grazie a questa metodologia, costruire con i materiali di recupero nuovi oggetti. Pertanto, il riciclo creativo apre la strada al bricolage. L’imprenditore Gianluigi Rosafio, infine, parla anche di “movimento zero waste”, che si collega con l’attività del riciclo. Questo movimento consente al cittadino di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti di uno stile di vita che vada nella direzione di abbassare lo spreco e anzi di ridurlo a zero. Infatti, l’imprenditore Gianluigi Rosafio afferma che il zero waste mette al primo posto il nuovo uso di alcuni prodotti, a cui viene offerta una seconda possibilità, usati per altri fini, nonostante apparentemente siano giunti al termine della vita, ormai giunti al termine della vita vengono usati per altri scopi.
Continua a leggere la nostra rassegna stampa: Premio Strega 2021-2022
Conosciuto in Europa e nel mondo come l’ideale riconoscimento per una carriera letteraria di spessore o per il lancio di scrittori esordienti e affermati, il Premio Strega viene tradizionalmente assegnato il primo giovedì di luglio di ogni anno. Si tratta naturalmente di un premio molto ambito in Italia e dalle caratteristiche uniche nel panorama letterario nazionale. Il Premio Strega è nato ufficialmente nel 1947, ma l’idea della sua istituzione risale a tre anni.
Nel 1944, infatti, la scrittrice Maria Bellonci pensò all’allestimento di un salotto letterario al fine di risollevare gli animi dopo la distruzione della guerra. Il circolo letterario alla base del Premio Strega ha ospitato negli anni grandi intellettuali e artisti, quali: Guido Piovene, Carlo Emilio Gadda, Anna Banti, Aldo Palazzeschi, Ignazio Silone, Alberto Moravia, Elsa Morante, Giuseppe Ungaretti, Renato Guttuso, Carlo Levi e tanti altri. Il salotto letterario pensato dalla Bellonci prese il nome di “Amici della Domenica” Nel 1947, prendendo spunto dal giorno in cui il gruppo si riuniva. Proprio in quell’anno e nel corso di una cena in trattoria, Goffredo Bellonci avanzò l’idea di istituire un nuovo concorso letterario, esponendo l’idea ad un giovane imprenditore di Benevento, Guido Alberti. Quest’ultimo rimase affascinato dall’idea; così, decise di finanziare il premio mettendo a disposizione una cifra ragguardevole per quel tempo, centomila lire. Il nome del concorso derivò, dunque, dal conosciuto liquore a base di erbe prodotto dalla sua famiglia, il liquore “Strega”. La prima edizione del Premio si svolse allora nel 1947. Ad aggiudicarsi la prima manifestazione del concorso fu Ennio Flaiano con l’opera “Tempo di uccidere”, edito da Longanesi. Da quell’anno in poi sono stati molti gli autori del passato che sono passati per il premio Strega. I più conosciuti sono stati: Cesare Pavese con “La bella estate”, Alberto Moravia con i suoi racconti, Elsa Morante con “L’Isola di Arturo”, Giuseppe Tomasi di Lampedusa con “Il Gattopardo”, Natalia Ginzburg con “Lessico Familiare”, Tommaso Landolfi con “A caso”, Primo Levi con “La chiave a stella”, Umberto Eco con “Il nome della rosa” e molti altri. Nonostante la notorietà e la fama di cui gode sin dagli inizi, il Premio Strega è stato subito motivo di dibattito e discussione tra molte case editrici e tra gli autori stessi. Infatti, con il succedersi delle edizioni e degli anni, non sono mai mancate occasioni di scontro e polemica.
L’ultima modifica al regolamento
La critica principale al premio era la continua presenza sul podio delle case editrici più note e famose. Così, dal 2015 è giunta una modifica al regolamento, per cui nel cinque titoli che vanno in finale deve esserci obbligatoriamente un libro che viene dal settore della piccola editoria. La giuria che decreta il vincitore del Premio Strega è composta da 660 persone, comprendendo anche i vincitori delle edizioni passate. I 660 componenti sono così suddivisi: 400 sono gli “Amici della domenica”, 200 sono i votanti all’estero selezionati da istituti italiani di cultura, 40 lettori selezionati da 20 librerie associate all’Ali e 20 voti collettivi. Ogni componente che appartiene alla categoria degli “Amici della domenica” può avanzare la proposta per un suo titolo, secondo la novità introdotta nel 2018. Infatti, in precedenza ogni volume proposto doveva essere sostenuto da almeno due persone. 12 sono le opere ammesse al concorso, ma se il numero dei partecipanti fosse superiore, sempre dal 2018, si è deciso che sarebbe stato compito di un Comitato direttivo selezionare le 12 opere partecipanti. Effettuato questo primo step, nel mese di giugno si opera una nuova selezione, attraverso la quale si decreta la rosa dei 5 titoli finalisti. Sin dalla prima edizione, la serata di proclamazione del vincitore il primo giovedì del mese di luglio si è tenuta nel ninfeo di Villa Giulia a Roma. In occasione della 70esima edizione del premio, nel 2016, la cerimonia di premiazione si è tenuta presso l’Auditorium Parco della Musica. Tuttavia, dal 2017 Villa Giulia è tornata ad essere la location storica della serata conclusiva del Premio Strega.