Presidio antincendio: come si svolge la manutenzione periodica

Periodicamente occorre eseguire una manutenzione del presidio antincendio. Non solo viene obbligata dalla legge, ma dovrebbe essere il buon senso del responsabile della sicurezza aziendale a svolgere i normali controlli. Un problema infatti nell’estintore può rappresentare un serio pericolo qualora scoppia un incendio.

I professionisti devono svolgere la revisione programmata e il collaudo del presidio antincendio, però l’incaricato aziendale dovrà con una certa frequenza che non abbia subito nessun danno. E’ opportuno programmare i vari interventi di manutenzione in modo regolare nell’arco del tempo.

Quando vi viene rilasciato il certificato di prevenzione, devono anche essere indicate in modo chiare le date di manutenzione, oppure tale indicazione viene rilasciata insieme alla fattura. L’incaricato dovrà ricevere le giuste istruzioni su tutte le misure precauzionali da adottare. Viene quindi informato sia sulle varie misure di prevenzione da adottare, sia su quelle di protezione. Dovrà sapere quali sono le azioni precauzionali che gli permettono di evitare anche il rischio di incendio, così come gli verrà rilasciato un registro da parte di chi si occupa di queste attività, così da informare il responsabile di quando avvengono i controlli, gli interventi di manutenzione e come sempre le varie verifiche.

La manutenzione degli estintori è importantissima quando si parla di sicurezza sul posto di lavoro. Come viene eseguita nel dettaglio?

  1. Prima di tutto si inizia con un controllo iniziale, dove viene eseguito da parte del responsabile il controllo visivo oltre che quello dei documenti.
  2. Occorre eseguire anche un lavoro di sorveglianza sugli estintori, dove una persona all’interno dell’azienda riceve appunto una formazione adeguata per poter eseguire questo tipo di compito. L’accertamento visivo dell’estintore infatti permette sempre di valutarne lo stato e deve essere eseguito una volta al mese, così se si nota che c’è un difetto o una qualsiasi anomalia è possibile intervenire prontamente.
  3. Il controllo periodico poi deve essere fatto ogni sei mesi, con l’adeguata compilazione del cartellino di manutenzione. Gli interventi qui sono minimi ma comunque necessari.
  4. Il quarto passo è quello di eseguire una revisione programmata, verrà quindi verificato lo stato dell’estintore. Nel caso di un modello a polvere, questo avviene ogni 3 anni. Per l’estintore a biossido di carbonio invece, ogni 5 anni. Viene compilato il rapporto d’intervento e aggiornato il cartellino di manutenzione. Se c’è bisogno vengono eseguiti interventi tecnici che permettono di mantenere l’estintore ben efficiente nel tempo.
  5. Infine c’è il collaudo, per gli estintori a polvere è eseguito ogni 13 anni. Per quelli a biossido di carbonio invece, è necessario ogni 10 anni. E’ durante la fase di collaudo che viene appunto verificata qual è lo stato di stabilità della bombola o del serbatoio. Viene sostituita poi la valvola, per garantire la sicurezza e l’efficienza.

In alcuni casi possono essere necessari anche tutti i vari interventi di manutenzione straordinaria qualora vi sia un problema con l’estintore. Può servire infatti sostituire alcune parti dell’apparecchio.