Getra, i piani per crescere e produrre in sicurezza al Sud

logo_getraEntro il 2016 Getra investirà 25 milioni di euro per sostenere l’ampliamento dei suoi stabilimenti in Campania. Il piano porta la firma di Marco Zigon, ingegnere, 62 anni, presidente di un gruppo con sede a Marcianise, alle porte di Caserta, formato da cinque società, che produce trasformatori di alta e media potenza in alta tensione per centrali di produzione, reti elettriche di trasporto, applicazioni industriali speciali. L’obiettivo è la crescita strutturale delle capacità produttive dell’azienda e sostenere l’espansione del Gruppo Getra sui mercati dell’energia: dall’Africa al Medio Oriente, agli Stati Uniti e l’America Latina.
Il programma di investimenti prevede il potenziamento degli impianti e delle infrastrutture nei due stabilimenti casertani di Marcianise, Getra Power, e di Pignataro Maggiore, Getra Distribution, della loro dotazione e qualità, l’incremento di tecnologie di processo e dei prodotti nella gamma hi-tech. Nello stabilimento di Getra Distribution, si avrà un aumento della capacità produttiva del 20% grazie a una maggiore robotizzazione dei processi produttivi.
Cinque società, due stabilimenti in Campania, 300 dipendenti e altrettanti nell’indotto, due rami esteri a Dubai e Casablanca e 70% di export, 2-4% del fatturato in attività di ricerca e sviluppo: Zigon definisce la sua azienda “una multinazionale smart dell’efficienza energetica”. Ha chiuso il 2013 con 100 milioni di fatturato. “Lo sforzo che stiamo compiendo –  afferma il presidente di Getra  –  è di realizzare un rilevante upgrade tecnologico e strutturale delle capacità produttive”.  Il piano di crescita comporterà, secondo l’imprenditore, un’importante ricaduta occupazionale, diretta e di indotto. L’incremento dell’organico previsto è del 20 per cento.
Getra aspira a diventare la realtà industriale a maggiore contenuto tecnologico, in Italia, nel suo settore, e fra le prime tre in Europa. L’azienda è partner dei principali contractor e utility del settore della produzione e distribuzione elettrica in Italia  –  Enel, Enipower, Terna, Edison, Snamprogetti, Acea, A2A  –  e all’estero  –  da Alcatel a Edf  in Francia, Endesa in Spagna, Dewa e Adwea (Emirati Arabi Uniti). L’ambizione è presidiare i principali mercati emergenti: Africa, Medio Oriente, Golfo Persico, Cina. Collaborando con università, centri di competenza, enti di ricerca, Getra è diventata un presidio industriale con occhio attento ai nuovi scenari di smart grid e smart city. Guida, inoltre, il distretto Smart Power System, uno dei sei ad alta tecnologia della Regione Campania. Ne fanno parte più di 60 aziende, tutti gli enti pubblici di ricerca regionale e cinque università, Cnr, Enea. L’impegno per Getra è realizzare microreti ibride per il risparmio energetico, in collaborazione con altri 14 soggetti partners.

Getra_Marco_ZigonFare industria in un territorio difficile come quello campano ha comportato per Getra anche un’altra iniziativa.”Abbiamo voluto accompagnare il nostro piano di investimenti con un protocollo sicurezza  –  spiega Zigon – ossia un accordo di partenariato con il ministero dell’Interno, attivato tramite le prefetture di Caserta e Napoli, che può diventare un modello innovativo in materia di contrasto alla criminalità organizzata e comune e per la tutela della legalità”. Il Gruppo Getra si impegna a nominare un “referente di cantiere”, che con cadenza settimanale dovrà fornire alla Polizia e alla Prefettura le informazioni relative alle ditte e di tutti gli addetti ai lavori, a qualunque titolo risultino coinvolti; ai mezzi impiegati (anche quelli sprovvisti di targa); al personale delle ditte la cui presenza è prevista in cantiere nel periodo in cui saranno eseguiti i lavori; alle persone che per motivi diversi risultino comunque autorizzate all’accesso. I dati verranno minuziosamente registrati e raccolti nel cosiddetto “settimanale di cantiere”.