Consumo di acqua calda: come si riduce

Il consumo di acqua calda è un problema dal punto di vista ambientale e anche economico. Spesse volte quando ci si lamenta del costo alto della bolletta del gas, si punta il dito contro il tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Beretta a Roma che può fare bene poco se no si fa attenzione all’uso che si fa dell’acqua calda. Anche una caldaia che viene sottoposta regolarmente a interventi di revisione periodica, non può ridurre i consumi se si usa con poco criterio l’acqua calda. Per capire come intervenire, questi sono alcuni suggerimenti preziosi.

Chiudere il rubinetto quando non serve

Il rubinetto dell’acqua va chiuso, se non è strettamente necessario. Moltissime persone hanno la cattiva abitudine di lasciare scorrere l’acqua calda a lungo anche se non la usano, provocando alti consumi di gas combustibile della caldaia. Bisognerebbe imparare a ridurre gli sprechi prestando attenzione alla correlazione che c’è tra uso dell’acqua calda e consumi della caldaia, cosa che molti sembrano ignorare o comunque a cui non badano molto.

Non sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie

Chi ha una lavastoviglie spesso è abituato a dare una sciacquata ai piatti prima di inserirli nell’elettrodomestico. Per avere piatti più puliti moli li passano sotto l’acqua calda e poi azionano il lavaggio veloce ma si tratta di un errore sotto diversi punti di vista, anzitutto, si tratta uno spreco sia di acqua calda che di energia elettrica. La lavastoviglie lava alla perfezione i piatti, compresi quelli più sporchi grazie a programmi appositi salvando acqua calda. Chi vuole ridurre i costi della bolletta del gas, inizia a smettere di sciacquare i piatti e sfrutti al massimo il suo elettrodomestico .

Preferire la doccia al bagno

Per ridurre i consumi di acqua calda, bisogna imparare a preferire la doccia rispetto al bagno nella vasca. Per riempire una vasca da bagno servono molti metri cubi di acqua calda che si riducono notevolmente se si fa una doccia, evitando alti consumi che poi si traducono in bollette salate da saldare.